Gara Tpl Umbria, Uil e UilT esprimono apprezzamento ma annunciano atteggiamento vigile

La presa di posizione dei due segretari Molinari e Cecchetti, dopo l'incontro con la Regione

Molinari cecchetti

Lo scorso 6 giugno, la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, assieme all’Assessore ai Trasporti Francesco De Rebotti ha convocato il proseguo del tavolo sul tema inerente alla gara d’appalto del TPL umbro, alla presenza dello Staff tecnico e di Umbria TPL e Mobilità.

Nell’apprezzare il metodo scelto dalla Presidente di condividere al tavolo con le OO.SS. tutte le informazioni inerenti al percorso in atto della Gara stessa, ancor prima di procedere unilateralmente, abbiamo preso atto di alcuni elementi di novità che sono stati oggetto di scambio tra le parti nei precedenti incontri.

Gli attori politici e tecnici hanno confermato che il tornare indietro rispetto alla scelta fatta comporterebbe l’esporsi alla spada di Damocle della Corte dei Conti in quanto la suddivisione in 4 lotti consentirebbe, sulla carta, un risparmio di circa 10 milioni di euro l’anno; si rammenta che tale assunto prende spunto da degli studi di settore poi diventati materia di un corso di laurea specifico all’università la Sapienza di Roma che, a ns avviso, rimangono inattuabili ma purtroppo, essendoci anche un Decreto Ministeriale il quale impone il rispetto di tali indici ed essendo la materia spinosa ed estranea ai più sia politici che tecnici, si guardano bene dal contraddire sia decreti che delibere dell’Autorità sui Trasporti.

Fermo restando l’impossibilità di retrocedere alla già scelta di suddividere il bacino umbro in quattro lotti di gara, per cui necessiterebbe l’azzeramento in autotutela non giustificata e circa due anni per la riformulazione e pubblicazione del bando di gara (dopo 14 anni di proroghe), pena il sussistente rischio di dover rispondere di danno erariale, la Presidente e l’Assessore hanno rappresentato le loro volontà di procedere secondo i seguenti punti:

  1. Dare mandato ai tecnici di proporre ad ART la modifica inerente all’annullamento del vincolo dei soli due lotti affidabili allo stesso soggetto aggiudicatario, ai quattro totali;
  2. Prevedere un meccanismo di “elemento premiante” per i soggetti concorrenti che formulino una proposta per ciascuno dei lotti a gara;
  3. Riscrivere il Piano di bacino dei trasporti, da renderlo coerente alle necessità attuali dei territori regionali, da sottoporre poi a partecipazione delle parti interessate, tra cui il sindacato, che preveda l’innalzamento del costo km e la parificazione dello stesso per tutti e quattro i lotti, oltre alla formazione di un tavolo permanente, Regione parti sociali, per vigilare ed eventualmente apportare modifiche sia al servizio in essere che a quello futuro;
  4. Formulare un piano tariffario che preveda scontistiche importanti per studenti o similari da rendere maggiormente apprezzabile il TPL, nonché basato sul sistema di intermodalità tra i vari settori;
  5. Rendere stabile nel tempo l’incremento di TPL riconosciuto dalla Regione oggi in ragione del periodo giubilare;
  6. Conferma della “Clausola Sociale Rafforzata” per tutta la durata dell’appalto, che consisterebbe nel riconoscimento di punteggio (ns richiesta 5 punti) a soggetto economico concorrente che dichiarasse l’accettazione della clausola stessa, pena la revoca del contratto in caso di mancato rispetto, a cui si aggiungerà una contrattazione, con l’Ente regionale, economica di secondo livello atta a evitare diversificazione di trattamento tra i dipendenti presenti oggi e quelli che verranno inseriti in futuro.

Finalmente, grazie alla gara, si torna a discutere di politica del TPL in Umbria, anche grazie all’ennesimo tavolo aperto da Regione sullo specifico tema che, non fermandosi alla sola visione di oggi, punta a quella futurista alla cui il sindacato sarà chiamato ad esprimersi su possibili proposte migliorative rispetto al sistema TPL.

Il settore risente di una assenza nazionale rispetto alle politiche atte a rendere il TPL maggiormente efficiente in una logica di transizione ecologica e sociale, tese all’attrazione per i cittadini abituati all’uso del mezzo privato, oltre a garantire la possibilità di muoversi per coloro che non hanno a disposizione un mezzo proprio.

Da anni è fermo il Fondo Nazionale Trasporti che il Governo non rifinanzia, non consentendo alle Regioni di garantire un modello rinnovato di TPL.

Fiduciosi verso l’Ente Regione Umbria, pronti a monitorare con impegno e attenzione l’evolversi del tema TPL e con senso critico e costruttivo, come fin qui dimostrato, alla pari di chi tende ad arrogarsi l’assoluta paternità di una azione sindacale unitaria, la UIL Confederale e la Uiltrasporti dell’Umbria condividono il percorso indicato dalla Presidente e dall’Assessore, affinché si possa giungere ad un modello di TPL che rispetti a pieno i cittadini umbri.

Perugia, 10/06/2025

UIL UMBRIA                 UILTRASPORTI UMBRIA

Il Segretario Generale  Il Segretario Generale

Maurizio Molinari       Stefano Cecchetti

 

CONDIVIDI SU:

ARTICOLI CORRELATI

Luglio 4, 2025

Perugia, 4 lug. – “Sono inaccettabili le condizioni di lavoro dei dipendenti di Poste Italiane all’interno degli uffici postali e …

Luglio 3, 2025

Perugia – “L’ondata di calore che sta interessando in questi giorni anche la nostra regione, dalle città ai luoghi più …

Luglio 2, 2025

Perugia, 2 luglio 2025 – Antonio Repace è il nuovo segretario generale della Uilcom dell’Umbria. La sua elezione è avvenuta …